È iniziata con l’udienza da Papa Francesco la settimana più intensa per la celebrazione del bicentenario della rifondazione dell’ordine dei Canonici regolari del Santissimo Salvatore Lateranense. Un vero e proprio “giubileo” per quello che è il più antico istituto religioso maschile di diritto pontificio che ci sia nella Chiesa. Infatti, per conoscere l’origine dei Canonici, dato che l’ordine non ha un fondatore vero e proprio, occorre risalire ai primi secoli della storia della Chiesa, quando accanto ai Vescovi nelle cattedrali erano attive comunità di chierici che conducevano la perfetta vita comune, modellata su quella delle prime comunità cristiane di Gerusalemme.
In udienza da Papa Francesco
L’incontro con il Santo Padre, lunedì 19 giugno, ha toccato la storia ma anche la vita contemporanea della congregazione, diffusa in Italia e in vari paesi nel mondo, e presente anche a Gubbio nelle parrocchie di San Secondo e Madonna del Ponte, oltre che nella basilica di Sant’Ubaldo. “Preghiera, comunità, uso comune dei beni e spirito di servizio alla Chiesa: queste quattro – ha detto il Papa ai Canonici – sono le costanti carismatiche della vostra storia, le ‘quattro stelle’ che non tramontano mai e che rendono il vostro apostolato luminoso e attuale”. Francesco si è soffermato su ciascuno dei quattro carismi, aggiungendo che la vita contemplativa e attiva allo stesso tempo è necessaria per rispondere alle esigenze dei tempi in continuo cambiamento.
“Ora vi state interrogando – ha continuato Bergoglio – su come proseguire nel rinnovamento della vostra vita religiosa. Lasciatevi orientare dalle vostre quattro stelle. Le evoca il nome stesso della vostra congregazione: Canonici regolari del Santissimo Salvatore Lateranense”. Il Papa, dunque, li ha invitati a coltivare la centralità di Cristo e l’appartenenza alla comunità, nella fedeltà alla regola – e alla povertà anzitutto – e nel servizio alla Chiesa.
Una settimana di pellegrinaggi e condivisione
Prima di incontrare Papa Francesco, quasi una quarantina di Canonici – in particolare seminaristi e giovani preti, arrivati da Europa e America Latina – hanno vissuto una settimana di incontri, pellegrinaggi e condivisione facendo base presso l’abbazia eugubina di San Secondo e spostandosi in vari luoghi di storia e spiritualità del centro Italia. A Gubbio, sono stati guidati alla scoperta della basilica dedicata al patrono sant’Ubaldo, all’eremo di Sant’Ambrogio dove sono custodite le spoglie del confratello canonico, il beato Arcangelo Canetoli, e hanno visitato biblioteca e archivio della congregazione, nello stesso complesso di San Secondo. Un luogo che – insieme alla curia generalizia di San Pietro in Vincoli a Roma – custodisce tutta la storia della congregazione.
Con il decreto del 28 giugno 1823 sottoscritto proprio nella biblioteca della canonica romana, alla presenza degli abati delle due antiche congregazioni dei Lateranensi e dei Renani, venne sancita la fusione di queste due istituzioni ‘sorelle’: fu la rinascita dell’attuale congregazione dei Canonici regolari del Santissimo Salvatore Lateranense, che ora festeggiano il giubileo per ricordare quell’evento.
Come seguire convegno e messa pontificale
Questa settimana, il bicentenario dei Canonici regolari entra nel vivo con un convegno, venerdì 23 giugno alle ore 9, nella “ex Sala capitolare” dell’Università di Ingegneria de “La Sapienza” con sede a San Pietro in Vincoli. Oltre all’abate generale don Franco Bergamin, interverranno il segretario di Stato del Vaticano, card. Pietro Parolin, insieme a personaggi del mondo ecclesiale e accademico. A don Pietro Benozzi, uno dei custodi della basilica di Sant’Ubaldo a Gubbio, sarà affidata la relazione sulla storia dell’ordine, mentre il giornalista Aldo Cazzullo traccerà le conclusioni.
Domenica 25 giugno, alle ore 12, ci sarà la messa pontificale di fine giubileo nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, presieduta dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, con la professione solenne di un candidato alla vita canonicale.